dal 1960
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Io, Don Chisciotte

2019
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65'
Date Credits Staff News

Il grande ritorno di Fabrizio Monteverde nella poetica rilettura del capolavoro di Cervantes. Nuova produzione 2019, atto unico per 12 danzatori.

Con Io, Don Chisciotte Fabrizio Monteverde si riaffaccia sulla scena dopo l’ultimo lavoro realizzato per la storica compagnia romana nel 2014, Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto, ispirato a uno dei più importanti balletti del repertorio classico su musica di P. I. Čajkovskij.

Esponente di una generazione di talenti esplosa negli anni Novanta, Monteverde svolge, da ormai oltre trent’anni, un lavoro di elaborazione stilistica e drammaturgica che ne rende il segno unico e riconoscibile. Dopo capolavori come Giulietta e Romeo, in scena per oltre 400 recite e il cui debutto del 1988 determinò l’ascesa stessa del coreografo romano, dopo molti altri successi prodotti dal Balletto di Roma come Otello, Bolero, Cenerentola, Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto, ora è la volta di Io, Don Chisciotte. Per la stagione 2019/2020 e per dare inizio ai festeggiamenti dei 60 anni del Balletto di Roma (1960 – 2020), su invito del direttore Artistico Francesca Magnini e del Direttore Generale Luciano Carratoni, Monteverde torna quindi in pista per rileggere in chiave coreografica un’altra pagina della letteratura mondiale: il capolavoro del Siglo de oro.

In questa versione del romanzo spagnolo di Cervantes il protagonista non smette di incarnare la doppiezza, la “con-fusione” degli opposti. Al centro della scena, senza un significato presunto univoco, ci sono i rottami di una macchina abbandonata, cavallo da corsa dei nostri giorni, simbolo di un mondo in trasformazione continua. Sempre in bilico tra intenzioni logiche, razionali, ben espresse e azioni assurde, temerarie, Don Chisciotte, con il suo sguardo strabico sulla realtà, conquista la gloria attraverso avventure sconnesse e poco calcolate, imponendo la propria illusione sulla realtà con eroico sprezzo del ridicolo: elemento disturbante e artefice del caos, in fondo ci dimostra che ogni cosa, ogni persona è sempre altro da quello che dice di essere. L’errore è verità e la verità è errore in una società che, soprattutto per un Don Chisciotte poeta, folle, mendicante come quello immaginato da Monteverde, è alla rovescia. Il mondo, del resto – così come la scena – è sempre diverso in base al punto di vista da cui lo guardiamo e la verità si manifesta solo nella libertà di muoversi al suo interno, una libertà incondizionata che testimonia l’inseguimento di un sogno, la ricerca del proprio io bambino, il desiderio infinito di amare.

Fabrizio Monteverde dopo il Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto del 2014 dichiarò che questo sarebbe stato il suo ultimo lavoro coreografico e che poi si sarebbe ritirato dalla scena per vivere a Cuba, luogo in cui trovare una nuova dimensione umana e artistica ispiratrice. Così è stato, ma questo Don Chisciotte bizzarro, pazzo cavaliere animato dall’idea di combattere per una giusta causa, lo ha felicemente riportato a far danzare quei valori umani e artistici rappresentati da un protagonista che grottescamente contrasta i privilegi, spesso sordi e ben ovattati, imperscrutabili. Io, Don Chisciotte, rappresenta la rivincita del senso “individuale” contro il dominio dell’astratta “universalità” delle leggi umane: una lotta contro i mulini a vento che diventa metafora della ricerca di un’identità, di quella persa dell’uomo fuori dal tempo, guerriero che combatte una guerra già finita e che si è smarrito nella pazzia dell’hidalgo o nell’ignoranza di Sancho Panza.
Quel che la danza testimonia come imprescindibile è che l’azione dell’uomo non trova mai “un fine” e neppure “una fine” in senso assoluto, perché in fondo il bello – dice Don Chisciotte – “sta a impazzire senza motivo!”.

5 Maggio 2020

Teatro Splendor, Aosta
dal 28 Aprile al 3 Maggio 2020

Teatro Quirino, Roma
21 Marzo 2020

Teatro Verdi,Padova
7/8 Marzo 2020

Teatro Coccia, Novara
14 Febbraio 2020

Teatro Politeama Greco, Lecce
12 Febbraio 2020

Teatro Sociale, Rovigo
8 Febbraio 2020

Teatro Verdi, Pisa
2 Febbraio 2020

Teatro Carcano, Milano
1 Febbraio 2020

Teatro Carcano, Milano
31 Gennaio 2020

Teatro Carcano, Milano
29/30 Gennaio 2020

Teatro Carcano, Milano
23 Gennaio 2020

Teatro Duse, Bologna
17/18 Gennaio 2020

Teatro Vittorio Emanuele, Messina
9 Gennaio 2020

Teatro Curci, Barletta
8 Gennaio 2020

Teatro Piccinni, Bari
10 Dicembre 2019

Teatro Zancanaro, Sacile
7/8 Dicembre 2019

Teatro Comunale,Vicenza
20 Novembre 2019

Teatro Vespasiano, Rieti
6/7 Novembre 2019

Teatro Morlacchi, Perugia
25 Ottobre 2019

Teatro Rossini, Pesaro
20 Luglio 2019

Teatro Rossini, Civitanova Marche

Coreografia, regia e scene Fabrizio Monteverde

Musiche Ludwig Minkus e Aa.Vv.

Costumi Santi Rinciari

Light designer Emanuele De Maria

Presentazione a cura di Francesca Magnini

con il contributo di